Abstract di Pier Luigi Amietta
MARIA GABRIELLA GIOVANNELLI IL CAMPO DEI COLCHICI
EDIZIONI JOKER, 2009
Abstract di Pier Luigi Amietta
Ciò che colpisce, nel romanzo di M. G. Giovannelli, è la sua natura allegorica, che si può esprimere in una sola parola: ambivalenza, a partire dalla scelta emblematica del fiore , il colchico, dal bulbo zuccherino ma anche mortalmente velenoso, per finire alla personalità dei due protagonisti, Paolo e Anna.
Mi sembra che in questo “campo dei colchici” si possano individuare tre possibili elementi caratterizzanti:
l. Un aspetto proiettivo. dell’autrice in alcuni tratti della personalità di Anna;
2. Un secondo aspetto: il segno inconfondibile della “professionalità teatrale” dell’autrice, del “animus teatrandi”, svelato dalle continue notazioni che si potrebbero chiamare “di regia”;
3. Terzo e ultimo aspetto: la storia, condotta sul filo del “thrilling”. La tensione emotiva si sviluppa su due piani distinti: da un lato l’atmosfera di attesa, continua, vissuta dal protagonista a mano a mano che lui, cittadino, tipografo e giornalista un po’ banale entra in contatto con una natura (le montagne , il lago, la baita, il campo, gli uccelli) , vissuta fino a quel momento attraverso una serie di stereotipi e che invece gli si rivela nella sua verità e realtà, finendo per diventare insensibilmente l’elemento catalizzatore di un suo profondo cambiamento interiore. Infine c ‘è la vicenda vera e propria: un procedere di
eventi sempre più serrato, fino alloro precipitare ·nel disvelamento del passato, spada di Damocle di tutta la vicenda.
Pier Luigi Amietta