La poesia che esce dai versi di questo libro, è fatta di voci, come dice lo stesso titolo., ma è ricca di pensosi e splendidi silenzi… Una poesia, quella di Maria Gabriella Giovannelli, che si risparmia, con timore e che ci concede di continuare noi, nel nostro animo, il discorso che il poeta accenna in pagine dove i versi sono ricchi di dolci dissonanze di ripetizioni volute come nelle ballate del tempo antico, di accenti semplici, non ricercati, di un mondo ben specificato, ma aperto a tutti i sogni, a tutte le speranze,a tutte le illusioni e anche all’amarezza di tutte le delusioni… “ dalla presentazione di Pier Carpi.
” Voci” di Maria Gabriella Giovannelli – 1990 – Nuovi Autori – Milano
Poesie tratte dal libro “Voci”
Voci
Risuonano voci
nella piazzetta vuota.
Bianchi capelli
striati
dorati al sole
di un mattino sperduto
d’agosto.
Echi lontani
di un tempo passato,
quasi spento,
se pur
vivo
ancora
nella memoria tua.
A lei
(dalla raccolta : “Quei cari affetti”)
Piove
rigagnoli d’acqua
sui vetri:
silenziosa sinfonia.
Una voce
mi chiama.
Sento il suo passo
il suo respiro…
Piove.
Un orologio batte il tempo.
Ricordo.
Un brivido mi assale
chiudo gli occhi
ed è sera.
Sant’Ilario
(dalla raccolta: “Impressioni liguri”)
Dolce fruscio d’arbusti
modulato
da una tenera brezza;
ridenti sipari
di giovani ulivi,
riflessi di luce,
chiudono i miei occhi
in un pago abbandono.
Sapore di città
Grigia laguna
il cielo,
rami di edera
su muri scoloriti;
foglie secche,
scricchiolanti.
Sento
la vita palpitare
sotto questa coltre
fredda,
silente.
Un uccello smarrito
cerca riparo.
Tu, scosti le tendine
per un poco di luce.
Ci sono stata
(dalla raccolta: “Per una terra che trema”)
Un bimbo che corre
una madre che chiama,
un vecchio
che afferra una mano
senza vita.
Ho camminato
per quelle strade:
cumuli di macerie
nugoli di polvere
accecanti.
Là, un vaso di gerani
una macchia rossa
in un grigio opaco.