Fotocopie di Sara Beinat

Teatro San Francesco
Alessandria
8 giugno 2014

Interpreti: Marcello Bestetti, Roberto Colombo, Alfredo Longo, Annagiulia Longo, Ylenia Proietto, Enrico Redaelli Spreafico.
Musiche di Alberto Longo.
Regia di Maria Gabriella Giovannelli
tecnici audio/luci: Teatro San Francesco - Alessandria
Ufficio Stampa: Pro(getto)scena
Regia di Maria Gabriella Giovannelli

il testo affronta in maniera sarcastica e “graffiante” il tema della disoccupazione giovanile e delle “strategie esasperate” usate per le assunzioni nelle aziende. Usando il titolo stesso, il testo potrebbe essere definito una “fotocopia” della situazione nella quale si trovano molti giovani che escono dalle Università con lauree e master e si trovano a dover ripiegare, se fortunati, su lavori spesso demotivanti e per nulla consoni alla loro preparazione.
Riconoscimenti: il testo ha ottenuto la “Segnalazione Speciale Vincenzo Di Lalla” alla XI edizione di Tragos.


La strana coppia di Neil Simon

Teatro Oscar
Milano
2008

 

 

 Foto homepage

La piece è ambientata a New York a metà degli anni 60, fedelmente ricostruita nell’ambientazione e nei costumi. La vicenda, senza togliere nulla alla storia, inizia prima dell’arrivo degli spettatori, i quali entrando in sala, si trovano nel bel mezzo di un’accesa partita di poker, quelle partite che cadono come un rituale ogni venerdi sera in casa di Oscar. Il pubblico è quasi invitato a mettersi intorno ai giocatori ed a curiosare sul come sta andando la partita. Ed ecco che si spengono le luci in platea e “continua” la storia che può appartenere alla vita di chiunque.

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Articolo Ansa

Articolo Il giornale.it

Articolo di Teatro.org

Articolo di Teatroteatro.it

Articolo informazione.it

Articolo Il Giornale

Articolo cronoca Qui


La Gabbia di Vincenzo di Lalla

Teatro della Memoria
Milano
2008

 

Atto unico giallo-comico, vincitore del Premio Fersen per il Teatro


I mangiatori di luce di Daniela Mandelli

Teatro dei Filodrammatici
Milano
2008

i mangiatori di luce

Il testo “I Mangiatori di luce” di Daniela Mandelli ha vinto l’ottava edizione di Tragos. La pièce è ambientata in un continuo alternarsi di cambi di scena, scanditi dall’avvicendarsi delle scene reali…

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Monologhi di coppia di Sandro Montalto

Teatro Strehler (Scatola Magica)
Milano
2008

monologhi di coppia

Il testo “Monologhi di coppia” di Sandro Montalto ha vinto l’ottava edizione di Tragos.
" … un tipico esempio di teatro dellassurdo che affronta con toni frizzanti e divertenti il più’ enigmatico dei problemi: il senso dell’esistenza… "

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Gli strani sogni del signor Evandro di Daniela Mandelli

Teatro San Fedele
Milano
2007

sig-evandro

Gli strani sogni del signor Evandro è risultato vincitore della settima edizione di Tragos , Concorso Europeo di drammaturgia per giovani intitolato alla memoria di Ernesto Calindri

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Sogno ulteriore di Geri della Rocca de Candal

Teatro San Fedele
Milano
2007

sogno-ulteriore

Nel corso della rappresentazione si è esibito il balletto classico Liliana Cosi – Marinel Stefanescu con Clara Ventura e Alexander Serov in “Ricordo” su Musica di Chopen – “Notturno”. Coreografia di Marinel Stefanescu.

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Ad un passo dal cielo di Aldo Rapé

Teatro Strehler (Scatola Magica)
Milano
2006

Teatro della Memoria
Milano
2006

Teatro Ciceri
Veduggio (Monza e Brianza)
2007

KF2-2002

“Ad un passo dal cielo” di Aldo Rapè
con Marco Rigamonti
Regia di Maria Gabriella Giovannelli

Presentazione

Forte del suo alto valore etico e poetico il testo, già rappresentato in vari teatri italiani, ha ottenuto i seguenti premi:
2005 : Premio speciale della Giuria “Scheggie d’Autore 2005” (Roma)
2005 : “Premio Letterario Osservatorio 2005” – Sezione Teatrale (Bari)
2006 : Premio Europeo di drammaturgia per Giovani intitolato alla memoria di Ernesto Calindri - Milano - Piccolo Teatro.

Dopo il felice esordio a Milano presso la Scatola Magica del Teatro Strehler il 6 giugno del 2006 e sull’onda del nuovo successo ottenuto il 29 ottobre 2006 in occasione della festa del Teatro a Milano, organizzata dall’Agis, che ha visto una partecipazione compatta di giovani, Pro(getto)scena con la collaborazione artistica di Voci alla Ribalta intende riproporre questo spettacolo ad un pubblico più ampio.

Il testo dal linguaggio essenziale e contemporaneamente a tratti poetico, nascendo quasi in sordina, si carica sempre più di emozioni intense con l'incalzare dei passaggi di pensiero e dei ricordi del protagonista. L’uomo, ormai trentenne, rievoca fatti avvenuti parecchi anni addietro, è un ricordo visto, tuttavia, col distacco di chi si pone a guardare questo mondo da un'altra prospettiva, a metà tra il cielo e la terra. Ed è proprio “ad un passo dal cielo” che il protagonista si è metaforicamente posizionato, creandosi un suo mondo parallelo. Lì ha scoperto la bellezza della libertà, l’autenticità della natura, ha conosciuto se stesso. Il mondo di Calogero è uno spazio reale e nello stesso tempo virtuale, che permette al protagonista di osservare lo scorrere della vita così com’è con le sue contraddizioni, le sue follie e le piccole gioie e nello stesso tempo di sognare un mondo pieno di “cose da fare”, di andare alla scoperta dei piccoli segreti della vita e di una realtà dove vive la speranza che "la bella favola di una vita normale" possa continuare ad esistere.
La scena si svolge su piani differenti, che permettono al protagonista di potersi liberamente muovere in uno spazio verticale.

AUTORE
Aldo Rapè è nato a San Cataldo, in provincia di Caltanisetta, il 29\09\1976. Ha un formazione teatrale e registica, ottenuta seguendo un laboratorio biennale di recitazione e frequentando laboratori di dizione e uso della voce con docenti dell’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma.
Come autore di testi teatrali ha scritto e messo in scena alcuni lavori quali: “Tutto in una notte” (cabaret); “Prendila con filosofia” (commedia brillante); “Ottomilametri” (cortometraggio); “Un principe clown di nome … Totò” selezionato al 7° New contaminate Art Festival di Aversa (NA) e III festival nazionale di letteratura comica ed umoristica, di Pontedera (PI); “Ad un passo dal cielo ” premio speciale della Giuria Schegge d’Autore 2005 e Menzione speciale “Vittorio Giavelli” al Concorso Europeo di drammaturgia per Giovani intitolato alla memoria di E. Calindri.
Collabora al mensile “Tempolibero” di Bologna.
Attualmente lavora con la propria compagnia teatrale “PrimaQuinta” ed organizza rassegne e spettacoli in varie città soprattutto del centro-sud Italia.

INTERPRETE
Un eclettico Marco Rigamonti sa far rivivere sulla scena il personaggio facendo vibrare tutte le corde segrete dell’animo del protagonista e lasciando negli spettatori un messaggio positivo di speranza in una vita carica di valori.
Ballerino, attore, cantante vanta un curriculum denso di esperienze accumulate in dodici anni di carriera, che mettono in evidenza la poliedricità e la capacità di adattarsi a tanti ruoli che vanno dall’interpretazione di Histoire du soldat di Igor Stravinskj , alla partecipazione al “Pinocchio” musicato dai Pooh con la Compagnia della Rancia alla Fenice di Venezia.

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Agatina e la Tempesta di Paola Manciagli

Teatro dei Filodrammatici
Milano
2006

Teatro della Memoria
Milano
2006

MINOLTA DIGITAL CAMERA

… “ Una ragazza si apre alla vita con le inquietudini, i turbamenti, i desideri, le passioni, le illusioni e le cocenti disillusioni dell’adolescenza, affrontando il difficile passaggio alla maturità, attraverso un percorso di analisi di alcuni momenti salienti della propria esistenza, che hanno lasciato in lei un segno profondo. I ricordi ancora prepotentemente vivi nella memoria della protagonista, sono “evocati” attraverso un immaginario, vivace dialogo tra Agatina ed un personaggio allegorico: la Tempesta che, travestita da cuoca, sfoga la propria creatività su improbabili intrugli. Un terzo misterioso personaggio sarà la chiave risolutrice del conflitto interiore di Agatina, la quale troverà la forza di lottare contro i fantasmi del futuro… (La Voce d’Italia)

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Uomini mediatici di Valeria Donianni

Teatro dei Filodrammatici
Milano
2006

uomini mediatici

Il testo affronta il tema della spersonalizzazione dell’uomo, che lo ha portato all’appiattimento di ogni individualità, all’incapacità di provare sentimenti ed emozioni e del difficile cammino per riacquistare una propria identità. Esseri, che non ricordano nemmeno il loro nome, si aggirano all’interno di una struttura (magazzino-laboratorio) e lavorano usando materiale elettronico ed informatico. Questo per loro è l’unico mondo possibile per vivere. Accadrà tuttavia qualcosa che ribalterà questa situazione, forse però solo apparentemente. (ViviMilano)

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